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Gulliver n°11

Il bello di restare senza parole

Contro il rumore e la logorrea dei tempi moderni, un libro esalta il suono del silenzio. Mentre da New York a Parigi, a Venezia, feste, rave e hotel a tema insegnano che ci sono altri modi per comunicare. E che la vita può essere anche un romantico film muto
di Gianfranco Raffaelli (ha collaborato Martina Russo)

NEL 1992 IL REGISTA TUNISINO TAOUFIK YEBALI inaugurò uno spettacolo dove sei attori restavano un'ora del tutto immobili e muti. Ma già nel 1952 John Cage aveva presentato il suo celebre brano di assoluto silenzio 4'33". Sono alcuni degli esempi citati dalla giornalista Nicoletta Polla-Mattiot, nella raccolta di saggi Riscoprire il silenzio (Ed. Baldini e Castoldi Dalai, 2004,14 euro), un bel viaggio nelle implicazioni e nelle manifestazioni di una dimensione bandita dal chiasso del presente. Si parla del non-detto e della pausa nell'arte, nella musica, nella psicanalisi o nella letteratura. Per scoprire che il vuoto-di-parole non è mai vuoto di significato. E che anche il rumore ha bisogno del suo "opposto" per ritrovare un suo senso. Intanto, nel villaggio globale che è la Terra, il "senza parole" fa rumore. A New York i Quiet Party (quietpaity.com) sono stati lanciati dal creativo Paul Rebhan in locali dove sono banditi musica e parole e si comunica con biglietti scritti in tempo reale. Nei Mutus Party di Venezia si balla con cuffie stereo (www.attualamente.org) evitando d'inquinare l'ambiente, almeno da un punto di vista acustico. A Parigi, poi, ci sono le Soirée Silencieuse, mentre a Roma i mondani silenti si ritrovano tutti al Mondrian Suite (www.mondriansuite. it) con tanto di Silent Dating, il "rimorchio insonorizzato". Intanto, il marketing tenta di sfruttare il trend emergente iniettando il desiderio di hotel noise-free (www.silencehotel.com) e di elettrodomestici muti. "Il resto", come dice Amieto, "è silenzio."

BOX
QUANDO IL BUIO FA CHIAREZZA
E per chi ancora vuole giocare con i sensi, il Crt Teatro dell'Arte di Milano presenta, il 29 e 30 novembre, Lumen 3, spettacolo di Giuliano Corti e Walter Prati. In un buio quasi completo, lo spettatore è stimolato e invitato a interagire nello show dalla lettura di testi, dalla diffusione di aromi e, soprattutto, da un sistema di suoni e musiche avvolgenti (con il sax dal vivo di Evan Parker). Perché, diceva il poeta Rainer Maria Rilke "Tutti i colori si traducono in suoni e odori...".
Info: tei. 0276018062, www.mmt.it