ASSAGGI DI SAGGI
RISCOPRIRE IL SILENZIO
di Claudia Presotto
Viviamo immersi nelle contraddizioni:
mangiamo radicchio d’estate e fragole
d’inverno, esibiamo un’abbronzatura invidiabile
anche in pieno novembre, divoriamo dolci
ipocalorici per non ingrassare… Non deve
stupire, dunque, la scelta di Nicoletta Polla-Mattiot, vicedirettrice di “Grazia”, di parlare di
silenzio.
D’altronde, tacere non vuol dire soltanto non
parlare: il silenzio, pur essendo assenza di
suoni, è anche presenza viva di significato,
seppure di un significato altro. E allora, libero
da tanto rumore e dal continuo sovraccarico di
parole, il silenzio può essere indagato come
un’arte, come uno strumento della
comunicazione al pari d’ogni altro aspetto del
linguaggio, riconoscendogli il duplice ruolo di
medium e di messaggio.
La curatrice del libro affida a undici esperti
l’approfondimento di altrettanti ambiti nei quali
il silenzio assume un ruolo fondamentale,
sebbene, forse, poco conosciuto: la musica,
l’arte, la psicoanalisi, la letteratura, per citarne
solo alcuni. Ogni singolo intervento offre una
visione necessariamente parziale, ma
significativa, dell’oggetto silenzio; il registro
dell’opera si alterna in equilibrio tra la
precisione richiesta da un approccio scientifico e
la semplicità propria di un buon testo
divulgativo. La scrittura è piacevole quanto
avvincente, capace di appassionare e al
contempo di offrire vivaci spunti di riflessione.
Dovrebbe concedersi questa lettura chi
sottovaluta la forza del silenzio, chi non ne
conosce le potenzialità, chi crede di saper
ascoltare e capire le persone al primo sguardo,
chi non sa fare a meno di aprire la bocca
nonostante non abbia nulla da dire; ma,
soprattutto, dovrebbero regalarsela coloro che
reputano una perdita di tempo soffermarsi
sull’argomento, che nutrono dubbi sulla
legittimità e l’utilità di questo libro.
Scegliere di tacere, infatti, rimane una delle più
significative libertà che chiunque possa ancora
vantare ed esercitare.
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